RICERCHE SU PONZA PRESSO L’ARCHIVIO STORICO DELLA CURIA ARCIVESCOVILE DI GAETA
Qualche anno fà spesi qualche giornata fra le carte dell’Archivio Storico della Curia Arcivescovile di Gaeta. Presi degli appunti su alcuni fatti avvenuti sull’isola di Ponza intorno alla metà del 1800 e per i quali c’era stata una corrispondenza con la Curia della Chiesa Gaetana. Si tratta di episodi minori che non fanno parte della ‘grande storia’, ma sono certo aiuteranno nella conoscenza del nostro passato. Ed è per questo motivo che li metto a disposizione di quanti, turisti e ponzesi, siano interessati alla storia della nostra isola. Gli appunti saranno pubblicati su questo sito singolarmente per argomento. Iniziamo con una breve ricerca
Circa un sacerdote relegato sull’isola ritenuto mentecatto.
28 marzo 1855 – Min.Real Segreteria di Stato della Polizia Generale Napoli
Riservata a lui solo ad Arciv. di Gaeta
Il Sacerdote D. Saverio dell’Axxx della provincia di Terra d’Otranto, rilegato nell’isola di Ponza, reca colà grave scandalo non vedendosi mai in chiesa. Considerato mentecatto perché avrebbe minacciato di morte alcuni sui compaesani. Spedito a Ponza senza alcuna condanna con provvedimento di polizia. Richiesto di rinchiuderlo nel Manicomio (Morotrofio) di Aversa. Il Vescovo, sentito il Vicario Foraneo di Ponza autorizza (ma che aveva fatto per essere rinchiuso, solo non era andato in chiesa?) ce lo dice don Antonio Vitiello Vicario Foraneo di Ponza- il quale riconosce che il dell’Anno non è un matto furioso, quindi non pericoloso, ma non da retta a nessuno, bestemmia la trinità, sta quasi sempre in casa, cammina da solo assorto nei suoi pensieri, da settembre – arrivo sull’isola –a pasqua non è mai andato in chiesa. E’ un matto “ o finto o vero maligno” per questo è meglio toglierlo dalla circolazione e richiuderlo al morotrofio.
6 ottobre 1855 – Min. Real Segreteria di Stato della Polizia Generale – Napoli
Riservata – All’Arcivescovo di Gaeta
Il Sac. D. Saverio Dell’Anno, già relegato in Ponza….”poiché i professori sanitari del Morotrofio di Aversa, ove il Dell’Anno venne spedito, hanno dichiarato di non essere costui affetto da follia” ….” In tale stato di cose mi è d’uopo pregarla dei suoi saggi divisamenti sull’ulteriore destino del mentovato sacerdote…..”
3 novembre 1855 – Il Vescovo risponde al Direttore di Polizia
“ ….devono attribuirsi a dissimulati atteggiamenti…” “… son del
subordinato avviso che il predetto sacerdote tengasi condotto in luogo,
ove seriamente possa richiamarsi all’emenda…”
Insomma non restituirlo a Ponza dove la sua condotta avrebbe dato
scandalo, ma inviarlo altrove.