Noi di dell’Associazione Ponza Cala Felci condividiamo in pieno le parole di Francesca.
E voi? Avete avuto la stessa sensazione?
Articolo di: Francesca Iacono
Fonte: http://frammentidiponza.blogspot.it/
La ponzite è una vera malattia che colpisce il cuore e la mente.
Io ne soffro da sempre! Partire dalla propria isola è qualcosa che frattura il cuore. Mentre la nave è attraccata al porto, pronta per salpare, io sto già male. Non voglio partire, non voglio andare via !!! In questa isola ci sono nata ed il legame tuttora è molto forte, non si è mai affievolito, anzi…
La nave mi porta via, e man mano che si allontana, con lo sguardo accarezzo le case, le barche, le persone…
Fisso la scia della nave, mi soffermo a guardare il monte Guardia e lo sguardo corre fino a Gavi, dove una colonia di gabbiani svolazza da uno scoglio all’altro. Ponza sempre più lontana ed io pregusto già il momento del ritorno. Porto con me delle immagini bellissime, il rumore del mare, il soffiare del vento, il verso dei gabbiani e tante altre cose…
La nostalgia è tanta ma non della Ponza caotica, piena di gente chiassosa o barche rumorose.
La Ponza che io preferisco è quella primaverile, stupenda con i suoi colori o autunnale con la sua quiete dopo la tempesta estiva.
Il momento in cui Ponza sfoggia il meglio di se stessa!
Queste parole sono sempre attuali anche se le ho scritte ben dieci anni fa…era il settembre del 2007.