UNA TORTA PER FESTEGGIARE I 250 ANNI DEL NOSTRO PORTO
di Rita Bosso
Il 30 maggio 1768 Ferdinando di Borbone avvia la costruzione del Porto di Ponza.
Ha diciassette anni, da un anno è divenuto re, ha appena sposato Maria Carolina d’Asburgo; partecipa regolarmente alle sedute del Consiglio di Stato, firma le carte che il ministro Tanucci gli presenta, tra cui i decreti per la costruzione dei porti di Ponza e di Ventotene.
Queste opere nascono per volere di Carlo di Borbone- che dal 1759 siede sul trono di Spagna- e di Bernardo Tanucci; sono da considerare opere caroline a tutti gli effetti, impregnate dei caratteri e dello spirito dell’Illuminismo.
I libri di storia rimandano alla Monografia del Tricoli, fonte preziosa perché, come osserva Apollonj Ghetti, il Tricoli scrive nella prima metà dell’Ottocento, dunque ha raccolto le testimonianze orali dei ponzesi che videro nascere il porto e forse parteciparono alla sua costruzione. La Monografia, in questa parte, è essenzialmente descrittiva: spiega com’è fatto l’edificio borbonico, come è stato costruito, con quali risorse. Nulla dice riguardo alle finalità. Il Porto di Ponza è, sotto questo aspetto, un affascinante signore sul cui passato c’è tanto, quasi tutto, da scoprire.
La prima cosa da fare, comunque, è festeggiare degnamente il suo compleanno.
Calafelci, coerentemente con la sua tradizione, propone una bella, allegra festa di piazza in cui si coniughino storia e cibo e indice per metà settembre un concorso di pasticceria, con tanto di bando, di giuria, di premi.
Ai concorrenti si richiede di realizzare la torta di compleanno.
Al momento Monia, Franco e gli altri organizzatori fanno trapelare pochi dettagli, con la scusa che hanno tanto da fare a preparare gli altri eventi estivi: Ponza in Tavola, il premio Ponziano Benemerito, la Gara delle Bancarelle.
I pasticcieri dilettanti stiano in allerta: tocca a loro preparare una torta per un compleanno così importante.
Buon Compleanno, Porto!
uon C