Torna PONZA IN TAVOLA, l’evento dedicato alle tradizioni isolane legate alla cultura del cibo e delle materie prime alimentari caratteristiche dei primi colonizzatori borbonici della metà del 1700. L’Associazione Cala Felci organizzatrice dell’evento – che quest’anno celebra la IV edizione – ha recuperato le ricette delle antiche specialità culinarie dell’isola.
A partire dalle 20,30 sulla piazza saranno allestite degli stand che ricordano da vicino le bancarelle dell’epoca, dove le massaie, i ristoranti, le trattorie locali, i produttori di vino e di altri prodotti tipici, tutti rigorosamente in costume d’epoca, proporranno le specialtà enogastronomiche di Ponza. Allo scopo di ricreare al meglio possibile l’ambientazione dell’epoca, per acquistare i vari prodotti, si userà una riproduzione cartacea del Tornese, moneta in uso al tempo. Figuranti in costume contribuiranno a ricreare l’atmosfera dei primi coloni.
In tema con lo spirito dei primi coloni dell’isola, nell’ambito della serata, ci sarà anche la cerimonia di consegna del PONZIANO BENEMERITO, che premia quei ponzesi e ventotenesi, che – amando profondamente queste isole e la loro gente – hanno contribuito a dare ad esse lustro e a migliorare la qualità della vita degli isolani. Persone che si sono distinte per la loro operosità svolta con competenza, dedizione e con lo stesso spirito di sacrificio dei Primi Coloni Borbonici di queste isole.
Durante la serata, che sarà allietata dalla musica dei Ballanta, sarà possibile degustare tutta una serie di specialità locali come: zuppe di cicerchie, lenticchie, fagioli, fave, ceci, piselli; cianfotte varie; parmigiane di melenzane-zucchine; calamari /totani ‘mbuttunate; polpette di pesce, trippa di pesce e trippa di mucca, soffritti, spezzatino, involtini di carne e di pesce spada, patate a carne fujuta, caponata del pescatore con gallette di mare, pizze fritte, pizze di scarola, zeppole, frittelle con ripieni vari (erbe marine, alici, cicinielli,ecc.), alici fritte, pizze rustiche, casatielli, pastiere di pasta, riso e grano.
Vini locali, tra cui la rinomata biancolella e liquori di erbe raccolte sull’isola, rosolio a cui quest’anno si affiancheranno alcuni vini dell’agro pontino, raccontati dai sommelier dell’AIS di Latina, un lacrima cristi del Vesuvio cantine Caputo e i digestivi pugliesi di Marchetti.