Dalla novembre 1964 a marzo del 1983, per motivi di lavoro ho avuto la ventura di lavorare in Piazza, anzi a capo piazza.. . Il centro, il cuore pulsante dell’isola. Un luogo privilegiato dove tutti passavano e si fermavano, un luogo imprescindibile per i turisti e per i paesani.
La piazza era un transito obbligato per tutti i turisti che arrivavano a Ponza. All’epoca quasi tutte le navi attraccavano al molo Musco per cui il primo passaggio in piazza avveniva allo sbarco. Poi bisognava tornarci quasi per forza perché c’erano i locali più importanti, rinomati e frequentati dell’isola.
Nessun paesano poteva prescindere dal comune, la posta, la banca, l’ufficio del Registro, oppure dalla chiesa, i carabinieri , la finanza, la capitaneria, che erano lì a pochi passi. Insomma tutto e tutti dovevano passare in piazza.
Insomma era il cuore politico e nello stesso tempo il salotto dell’isola, dove tutti volevano sedersi, un po’ per osservare la varia umanità che vi transitava e stazionava, un po’ per essere osservati protagonisti, spesso tra volti noti del jet set internazionale.
Un po’ come la piazzetta di Capri, con la differenza che qui – come detto – si fondono salotto e cuore della vita degli isolani.
La piazza di allora l’ho vissuta intensamente giorno per giorno, da osservatore privilegiato e coprotagonista insieme. Adesso non è più così. Molte cose si sono spostate, depiazzizzate a cominciare dallo sbarco dei traghetti. La posta e l’ufficio del registro non ci sono più, la banca non ha più l’esclusiva… e soprattutto purtroppo non ci sono più gli stessi fantastici personaggi di allora.
Abbiamo già tratteggiato Marcel Buton e Amedeo Guarino
Prossimamente proveremo a fare una rapida carrellata sui sugli altri locali e personaggi della piazza in quel periodo…
(continua)
Franco Schiano