Franco Schiano prima, Michele Rispoli dopo qualche giorno, mi sollecitano a scrivere di Michele Regine.
Tra oreficeria- al numero 26 di corso Pisacane- biglietteria Span al molo Musco, cinema Primo in via Corridoio, Michele Regine ha speso oltre mezzo secolo della sua vita, quindi occupa un posticino nella splendida galleria che Franco sta componendo su questo sito.
Michele Rispoli fornisce una notizia per me nuova: “(… ) la triade che ha dato i natali al turismo a Ponza. La triade è imbarazzante. Allora ricordiamoci di Michele Regine, don Michele, che insieme ad Aristide e ‘u Paricchiano, scrissero al presidente della repubblica affinché Ponza fosse dichiarata, dopo il confino politico, isola turistica. Poi sono nati il DPR del ‘52 e la legge del ‘54 che dichiararono Ponza di particolare pregio ambientale.” La triade è definita “imbarazzante” perché costituita da fascisti che continuarono a sentirsi tali anche dopo il 1943. Il matrimonio di LUIGI AMBROSINO – Storico bigliettaio della SPAN in posa con i Regine al Ristorante EEA
Silverio Corvisieri scrive che il 25 giugno 1949 si presentò ai tavoli della neonata trattoria L’Aragosta un distinto signore, proprietario di un piccolo yacht: l‘avvocato Enzo Storoni. Amedeo, grande affabulatore, gli parlò di un’idea che, da qualche tempo, frullava nella testa (o meglio, nelle zelle) sua e in quella del fraterno amico Michele Regine, agente della Società di Navigazione Span sull’isola e membro della Proloco: l’istituzione del collegamento con Anzio. Storoni prese a cuore la vicenda, fece da tramite con il sottosegretario alla Marina Mercantile, Nicola Salerno e, dopo pochi giorni, Guarino, Regine e il commissario prefettizio De Luca partirono per Roma, suppongo muniti della tradizionale spasella di aragoste. La linea fu istituita; nel 1950 arrivarono da Anzio novemila turisti, una valanga al confronto dei 700 che erano sbarcati a Ponza nell’anno precedente. Michele Regine gestore biglietteria SPAN di Ponza con il Comm. Laudiero armatore SPAN
La linea Anzio-Ponza era turistica, quindi stagionale e non sovvenzionata con fondi statali; il passo successivo fu convincere l’armatore della Span, Vincenzo Laudiero. Michele Regine era grande amico di Laudiero, a cui si rivolgeva con un confidenziale don Vicenzino – gli equipaggi usavano il più formale ‘u Commendatore-; gli illustrò le potenzialità del collegamento e don Vicenzino mise a disposizione la motonave Meta.
M/N Meta
Il primo viaggio, con novecento passeggeri, decretò che i due zellosi di corso Pisacane, Amedeo ‘u Barbiere e don Michele l’orefice, avevano visto giusto.
continua…
Rita Bosso