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Cinquanta miglia tra Ponza e Procida: la parola ai Procidani - Ass. Cala Felci

Cinquanta miglia tra Ponza e Procida: la parola ai Procidani

I ponzesi che hanno studiato a Procida si sono raccontati con sincerità, hanno tirato fuori emozioni, fotografie, aneddoti; mi piacerebbe includere il racconto di qualche loro compagno di scuola procidano ma … non conosco nessuno a Procida.
Trascorro le estati a Ischia ma non la vedo, è alle mie spalle; ho davanti agli occhi Vivara e Procida che, in ogni ora del giorno, regalano a me e ai miei gatti immagini straordinarie. Tuttavia, non le conosco.
Mi viene in soccorso il sito Il PROCIDANO,  che segnala “CINQUANTA MIGLIA TRA PONZA E PROCIDA”. I lettori intervengono, ricordano, hanno voglia di dire la loro. Riporto i commenti.

GIACOMO RETAGGIO Ricordo benissimo questi ragazzi ponzesi che negli anni ’70 e ’80 studiavano a Procida. Molti di essi alloggiavano a pensione completa presso L’ Eldorado, gestito all’epoca dal prof. Arcangelo Esposito e dalla moglie Amelia Pietrafesa. Questi giovani mantenevano un clima di allegria in tutta la zona. Io in quegli anni frequentavo, come giovane medico, l’Albano Francescano che era proprio di fronte al loro alloggio e con questi giovani si scambiavano battute scherzose. Spesso ci incontravamo anche nel bar Primavera che oggi non c’è più e che allora stava poco più avanti dell’Ospedale. Alcuni di questi giovani, poi, si sono sposati a Procida con ragazze procidane. Con questi sono rimasto amico fino ad oggi. L’arrivo di questi ragazzi a Procida fu sponsorizzato dal cap. Almerindo Manzo, all’epoca direttore generale delle scuole E.N.E.M. dopo esserne stato, insieme al rev. Vincenzo Scotto di Carlo ( ‘u prevete re Muntauto), il fondatore. La sigla significa: Ente Nazionale Educazione Marinara. Oggi al suo posto c’è la Capitaneria di Porto.

TOBIA COSTAGLIOLA: Il prete don Vincenzo aveva formazione marinara; era egli stesso capitano di lungo corso, da giovane era stato fidanzato, pronto ad imbarcarsi, a formare una sua famiglia. La vocazione giunse quando era ormai adulto e impresse un cambio di rotta radicale alla sua esistenza.

ANTONIO COSTAGLIOLA Gli studenti ponzesi erano anche da Maria Grazia Renna Vigna;  anch’io ho fatto 3 anni alla scuola dell’Ente nazionale Educazione marinare 

ANNA CAPODANNO Mi ricordo di questi ragazzi di Ponza integrati nella scuola dell’Enem in quanto anche mio padre cap Capodanno ha contribuito.

MICHELE ROMANO È stato un bel momento di integrazione nella storia procidana.Come dimenticare il compianto Peppe Pepe di Ventotene che divenne uno dei migliori compagni di viaggio nell’impegno politico sull’ isola. Resta struggente in me l’ incontro avuto alla Chiaiolella, in cui annunciava la sua candidatura a sindaco di Ventotene, perché il giorno dopo un tragico incidente sulla Napoli-Roma lo portò via. 

Vivara e Procida viste da Ischia

RAFFAELLA SALVEMINI Belle le interviste e la vicenda del professionale del Novecento. Per la fine dell’Ottocento sarebbe interessante sapere se nonostante il

Caboto a Gaeta il legame con Procida per molti abitanti di Ponza e Ventotene fosse già forte Una storia avvincente quella del Novecento che cementa il legame tra le due isole.

FRANCO SCHIANO

Peppe Pepe era un.mio grande amico.  Venne a Ponza  a lavorare al ristorante con Valerio. Poi divenne il suo braccio destro. Furono accomunati dallo stesso destino: morirono entrambi  in un incidente d’auto. Ho qualche foto di Peppe a Ponza.

da sinistra: Giuseppe Pepe, Valerio Soriani, Franco Ferraiuolo, Stefano Makula (detentore del record di immersione in apnea)

ENRICO POTERE: Ne ho di cose da dire! Sono amico fraterno di Antonio Milord, grazie al mio lavoro ho mantenuto i contatti con tanti amici di Ponza e Ventotene.

Effettivamente Enrico ha tanto da raccontare: ne parleremo prossimamente.
E ha in serbo un regalo per i suoi amici ponzesi e ventotenesi.
Cinquanta Miglia tra Ponza e Procida continua…

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