Di santi, di fuochi, di gigli e di barche d’Africa

I soldati seduti sulla spiaggia africana interrompono il lancio degli astragali, osservano le due strane barche che si allontanano dalla riva e scommettono: quale colerà a picco per prima?
La bara di marmo dovrebbe galleggiare per qualche attimo; la zattera, cosparsa di pece, produrrà uno spettacolare falò sull’acqua. Non hanno scampo Candida, distesa nella barca-bara, e Restituta, legata alla zattera; ammesso che siano
ancora vive dopo la flagellazione, dopo che lunghi chiodi sono stati conficcati nelle loro carni.
Le due donne hanno aderito al credo cristiano; i soldati romani le hanno sorprese durante i loro riti, le hanno arrestate, imprigionate; sono state interrogate, condotte a Carthago, condannate a morte.


I soldati siedono sulla sabbia; alle loro spalle, sui monti berberi, si accendono i fuochi dell’ainsara.
Più tardi, un vecchio dirà di aver visto una barca prendere fuoco, ma gli è sembrato che fosse la lancia degli inseguitori; dirà che la bara di marmo ha continuato a galleggiare, sempre più piccola, sempre più lontana; dirà che quelle due specie di barche hanno preso il largo, vicine, sospinte dalla stessa corrente. Questo dirà il vecchio mentre i soldati lanciano astragali, scommettono, ridono e sbraitano.
Le due strane barche risalgono il Mediterraneo, entrano nel Thyrrenum, le correnti le sospingono prima verso Sardinia poi, con un capriccio dell’ultimo momento, a levante.
Quando la costa è già in vista un vento improvviso le separa, dirige Candida a settentrione, verso Pandataria, e Restituta a meridione, verso Aenaria.
Il vento d’Africa soffia il suo fiato rovente, trascina sabbia: è la scussura. Candida, esanime, approda al Pozzillo; alla spiaggia di San Montano la pia Lucina, avvertita da un angelo, accoglie il corpo senza vita di Restituta.

A maggio, gigli candidi sbocciano sulla spiaggia di San Montano; a settembre, gigli rosa fioriscono a Ventotene.
I fuochi dell’ainsara rincorrono le due figlie d’Africa; davanti alla spiaggia della Marina, a Lacco Ameno, fiammelle galleggianti accompagnano la processione di Santa Restituta, si spingono al largo, girano oltre Monte Vico.
In occasione della festa di santa Candida, la fiamma delle torce fa innalzare le mongolfiere nel cielo di Ventotene.
Si salutano così, Candida e Restituta: con fiamme tremule appena visibili da un’isola all’altra.

(Il brano è tratto da VENUTA DAL MARE a cura di Erminia Turco, Valentino ed, 2020)

More To Explore