Lo scorso 14 settembre, dopo 45 giorni di apertura ed oltre 4000 visitatori la mostra LO STRACQUO – l’arte che viene dal mare, ha chiuso i battenti dei Cameroni dei Confinati. Le luci si sono spente, le opere d’arte riposte in magazzino, ma non si è assolutamente spento l’interesse del mondo artistico, e non solo, su quello che è stato considerato – concordemente da pubblico e critica – un evento unico, originale e di grandissimo spessore artistico.
Nell’ultimo mese la casella di posta elettronica dell’Associazione Cala Felci è stata letteralmente intasata da richieste di informazioni soprattutto di artisti che vorrebbero partecipare alla prossima edizione della rassegna. Da Cesenatico a Locri, passando per Roma e Salerno. Da l’isola d’Elba a Lipari, via Ischia. E ancora da Teramo, Bari, Marina di Grosseto per dire di artisti provenienti da località italiane. Mentre le richieste che sono pervenute da artisti di Creta, Antalia, Lisbona, Frontignan, Nizza, Exter e Maiorca, provano che l’eco della rassegna ponzese ha superato i confini nazionali, grazie anche ai reportage che numerosissime testate giornalistiche e televisive hanno dedicato a Lo Stracquo.
Tutto questo è stato possibile grazie al lavoro della Associazione Cala Felci, in collaborazione con gli amici dell’Associazione 900 di Gaeta e al fondamentale patrocinio del Comune di Ponza, senza sottacere altre preziose collaborazioni come quella di Rita Bosso e Maurizio Musella.
Nella foto: artiste preseti al finissage con Rita Bosso (Cappelletti, Bilbao, Cruciani, Bosso, Barletta, Boscarini)