di Rita Bosso
anni Cinquanta, sui Guarini, appoggiati al fascio littorio- dall’alto: Aniello Bosso, Giosuè Coppa il Cancelliere, Mario Bosso, Silverio Guarino detto Bersagliere
Ci lascia Mario Bosso.
Era nato nel 1926. Lui e il fratello maggiore Francesco (Ciccillo) erano nati a Ventotene, dove il padre prestava servizio come fanalista nella casa bianca sul porto; dopo qualche anno la famiglia era tornata a Ponza, si era allargata con la nascita di Amalia, aveva vissuto qualche anno di serenità fino alla morte improvvisa del padre, nel 1938; seguì un periodo difficile.
Mario era riuscito a diplomarsi seguendo dei corsi per corrispondenza; vinse un concorso al ministero delle poste, sposò Edda di Santa Maria, si stabilì a Roma.
Zio Mario e zia Edda tornavano a Ponza ogni estate, insieme ai figli Ester e Antonello. La morte prematura di Ester è stata una mazzata da cui non si è mai ripreso.
Zio Mario è stato per me lo zio pacato, riflessivo, affettuoso che dipanava con pazienza e precisione il filo della memoria, raccontando e ricostruendo storie di famiglia e del paese. Con la stessa precisione realizzava- fino a quando le condizioni di salute glielo hanno consentito- splendidi mobiletti e oggetti in legno.
Tornerà nella sua Ponza, dove lo aspetta Ester.
anni Cinquanta, a Ponza- da sin: Silverio Colonna, Ciccillo Bosso, Vincenzo Ramunno, Mario Bosso, Silvestro Amoruso