In chiesa al tempo del Corona Virus

 

Nei momenti difficili, quando non sa più che fare, l’essere umano ha bisogno del conforto del trascendente, del soprannaturale e perciò si rivolge al divino. A Ponza, durante l’ultima guerra, quando nel marzo del 1944 decine di persone morivano letteralmente di fame per una tempesta interminabile che impediva l’arrivo dei bastimenti con i viveri, il parroco Dies “cacciò” San Silverio e iniziò un triduo in chiesa per implorare la fine della tempesta e l’arrivo dei viveri. La tempesta si placò ed i viveri arrivarono.

Oggi la pandemia del Corona Virus è una minaccia subdola e invisibile che in questi ultimi mesi sta mietendo migliaia di vittime in Italia e nel mondo, dalla quale non sappiamo difenderci e perciò ci terrorizza. E come dice il grande filosofo Carl G. Jung ci spinge verso il divino per liberarci della maledizione della patologia. Il cristiano va in chiesa e si rivolge a Dio e ai Santi.

A Ponza, come ovunque, le chiese sono chiuse e i fedeli non possono accedervi. E’ una delle misure per contrastare questo moderno flagello. San Silverio non si può “cacciare” e neanche il triduo in chiesa si può fare.

Ma il nostro parroco Don Ramon, non ci fa mancare il conforto della preghiera. Ogni giorno tramite la pagina Facebook della Parrocchia dei Santi Silverio e Domitilla, trasmette in diretta la S.Messa alle 17,45. Ogni giorno diverse decine di persone si collegano per assistere alla messa e mettersi in comunione con Dio e i nostri santi protettori, nella familiare e rassicurante atmosfera della nostra chiesa, tenuta con cura da don Ramon.

Grazie don Ramon.

Il miracolo di SAN SILVERIO E L’IMMACOLATA  che salvano dall’affondamento il bastimento ” Maria Assunta”. (affresco di Raffaele Sandolo – chiesa SS Triità -Ponza9

 

 

 

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